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La storia del Castello
Il ponte levatoio

La storia del Castello

Da castro a castello fortificato, poi palazzo rinascimentale e villa padronale di campagna. L'evoluzione del castello di Spezzano.
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L'antica fortificazione. Castro Spezani

Il fortilizio di Spezzano è attestato per la prima volta nel 1228, in una rubrica degli Statuti del Comune di Modena. Il castello, probabilmente già presente dal sec. XI, faceva parte del sistema fortificato della prima collina di Rocca S. Maria, Fogliano, Nirano, Torre delle Oche, Fiorano. Sono visitabili i resti dell'antica cisterna presso la torre distrutta dal terremoto del 1501, con accesso dall'angolo sud ovest della corte.
Nel periodo basso medievale, sotto la signoria dei Da Spezzano e poi dei Da Castello, aveva probabilmente una prima cinta fortificata, un mastio, una o due torri, qualche casa di abitazione, il pozzo, granai e magazzini per i raccolti. L’entrata, posta a nord, avveniva, dopo l’introduzione nel ‘300 del fossato, per mezzo del ponte levatoio. Presso l'ingresso si trovava la cappella di S. Agata, demolita da Marco III Pio nella seconda metà del 1500.
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Foto Simone Pintori

Il castello nel Trecento

Luogo di difesa e rifugio per la popolazione, Spezzano riuscì durante le guerre del ‘300 a resistere ad attacchi ed assedi, come quello del 1355, durante il quale le truppe estensi non riuscirono ad espugnarlo e a prenderlo alla famiglia Visconti che ne aveva il dominio.
In occasione di restauri sono emersi i resti di una cisterna per la raccolta dell'acqua, costruita a fianco della torre sud-ovest distrutta dal terremoto del 5 giugno 1501: " a Spezan si è caschà la tore dove steva il podestà". I resti sono visibili nell'area archeologica all'aperto.
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Il Palazzo Pio di Savoia - El palazo di Spezan

Nel 1395 il marchese Alberto d’Este concesse in feudo il castello a Marco Pio, signore di Carpi. Nei primi anni del ‘500 Alessandro Pio di Savoia riorganizzò lo Stato di Sassuolo, stabilendo nel castello di Spezzano una delle cinque sedi podestarili.
Con la signoria dei Pio di Savoia, il castello divenne residenza del signore e centro politico, amministrativo e giuridico, perdendo le caratteristiche del fortilizio medioevale.
Nei primi decenni del ‘500 infatti, proprio “sulle mura” che circondavano il castello nelle zone ovest e nord, si iniziò a costruire il palazzo dei Pio, per volere di Enea Pio nel 1529.
A piano terra, nell'ultima sala dell'ala ovest, c'è un soffitto ligneo decorato con formelle policrome con stemmi araldici, la sigla di Enea Pio e la data 1531, che può considerarsi il termine della prima fase di costruzione del palazzo, che include anche la Galleria delle battaglie e il suo ciclo pittorico e, nell'appartamento Vecchio, detto di Clelia e Marco, la camera con gli stemmi matrimoniali.
I lavori ripresero dal 1587, quando Marco III Pio, ottenne lo Stato di Sassuolo: gli architravi dipinti a lettere dorate con iscrizione "Marcus Pius de Sabaudia Saxoli dominum et cetera" sulle antiche porte del piano primo e la straordinaria Sala delle Vedute a piano terra.
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La signoria dei Marchesi Coccapani

Morto Marco Pio di Savoia nel 1599, dopo un breve periodo di governo diretto dagli Estensi, nel 1629 il feudo e castello di Spezzano passò al marchese Guido Coccapani fino al 1796. Durante questo periodo il castello svolse anche il ruolo di luogo per le riunioni della Comunità. Nella Camera detta “della Ragione”, il Consiglio si riuniva alla presenza del podestà per eleggere i reggenti ed ufficiali del Comune e per trattare gli affari della comunità spezzanese. All’interno del castello vi era un tribunale o Pretorio, ove sedeva il podestà per amministrare la giustizia e, a fianco, le stanze adibite a residenza del giusdicente. Vi erano, inoltre, le  prigioni, in numero di quattro, dislocate nel fondo delle due torri, nel lato meridionale ed all’interno dell’abitazione del podestà.
Nella corte si svolgeva, soprattutto nel ‘700, il cosiddetto pavaglione, cioè il mercato di “follicelli” o bachi da seta. L’ala orientale, prima degli interventi edilizi della fine del Settecento, oltre le scuderie, si trovavano i magazzini e depositi per i cereali.
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Da Palazzo Nazionale a villa padronale di campagna

Nel 1797, il castello divenne “ Rocca o Palazzo Nazionale”. Iniziò così la sua trasformazione in sontuosa villa padronale di campagna.
Nel 1810 il castello di Spezzano ritornò come residenza privata alla famiglia Coccapani Imperiali, che eseguì diversi lavori di ampliamento e di restauro; il castello venne dotato di un nuovo prospetto sul lato meridionale, realizzando il muro di recinzione a carattere castellano con merlatura guelfa ed il nucleo abitativo di servizio, oggi destinato a ristorante e casa del custode.
Alla famiglia Coccapani Imperiali, il castello di Spezzano rimase fino alla fine dell’Ottocento per passare poi, in linea ereditaria, ai conti Pignatti Morano. Quindi l’amministrazione comunale di Fiorano ha acquistato l’immobile nel 1982, iniziando da subito i lavori di restauro.