La Sala contemporanea del Museo della ceramica di Fiorano Modenese racconta la produzione proto industriale, sia nel settore dei laterizi con l'introduzione delle fornaci a ciclo continuo tipo Hoffman (Fornace Carani e Fornace Cuoghi a Fiorano), sia nelle Manifatture ceramiche di Sassuolo che a fianco dellla terraglia, della ceramica ingobbiata, invetriata, smaltata iniziano a produrre le prime piastrelle, ceramica da rivestimento e pavimento (Fabbrica Carlo Rubbiani).
Alle mattonelle in maiolica formate a mano, nella seconda metà dell'Ottocento si sostituiscono le piastrelle pressate a macchina; nella sala sono esposti modelli per parti meccaniche di una storica pressa per ceramica "Ceppelli", mentre una postazione multimediale fa rivivere il lavoro alle presse attraverso le voci degli operai.
La pressa “Ceppelli”, prodotta dagli anni quaranta del Novecento, rimanda a quello che dall’ultimo dopoguerra in poi sarebbe sorto come sottosettore meccanico per la ceramica. Il “mecca – ceramico” sorse nei reparti di manutenzione delle singole imprese, poi si trasformò in aziende ”dedicate” alla produzione di tecnologie per il distretto della ceramica.
Crediti
Curatori: Donato Labate, Tullio Sorrentino